Archivio mensile:febbraio 2017

Il PM può chiedere il fallimento dell’impresa quando abbia appreso della sua insolvenza anche da indagini su terzi

Cass. Sez. I, 30.1.2017 n. 2228

Diritto fallimentare – fallimento – istanza – insolvenza – PM – conoscenza

Nel caso di istanza di fallimento richiesta dal Pubblico Ministero, l’unico profilo che conta, in relazione alla sua legittimazione, è che la notitia decoctionis sia stata appresa nel corso di indagini comunque legittimamente svolte, finanche nei confronti di soggetti diversi o collegati all’imprenditore medesimo, e a prescindere dai tempi di approfondimento investigativo direttamente incidenti sulla società insolvente.

Il titolo esecutivo va depositato nel termine indicato dal giudice pena l’esclusione del credito dal progetto di distribuzione

Cass. Sez. III, 27.1.2017 n. 2044

Diritto processuale civile – esecuzione – progetto di distribuzione – deposito del titolo esecutivo – necessità

Nell’espropriazione immobiliare, legittimamente il progetto di distribuzione prescinde dalle ragioni di credito per le quali il creditore non abbia prodotto i necessari documenti giustificativi entro il termine a tale scopo fissato – in estrinsecazione della potestà prevista dagli artt. 484, 175 e 152 cod. proc. civ. – dal giudice dell’esecuzione o – in mancanza di contrarie espresse disposizioni nel provvedimento di delega – dal professionista delegato, riferendosi l’eccezionale facoltà prevista dall’art. 566 cod. proc. civ. al solo atto originario di intervento nella procedura e non a tutte le successive attività incombenti ai creditori, che abbiano assunto la qualità di interventori o in quella originaria succedano per cessione della ragione di credito.

In caso di trust il pignoramento va fatto nei confronti del trustee

Cass. Sez. III, 27.1.2017 n. 2043

Diritto delle obbligazioni e contratti – trust – pignoramento – trustee – legittimazione – esistenza

Poiché il giudice dell’esecuzione deve verificare anche di ufficio l’esistenza del soggetto nei cui confronti è intentata la procedura esecutiva, va disposta la chiusura anticipata di una procedura seguita al pignoramento di beni immobili eseguito nei confronti di un trust in persona del trustee, anziché nei confronti di quest’ultimo, visto che il trust non è un ente dotato di personalità giuridica, né di soggettività, per quanto limitata od ai soli fini della trascrizione, ma un mero insieme di beni e rapporti destinati ad un fine determinato e formalmente intestati al trustee, che rimane l’unico soggetto di riferimento nei rapporti con i terzi non quale legale rappresentante, ma come colui che dispone del diritto; e neppure ostando a tale conclusione la nota di trascrizione del negozio di dotazione del trust, che non fonderebbe una valida continuità di trascrizioni con un soggetto inesistente.

Per il risarcimento da illegittima segnalazione in centrale rischi occorre la prova del danno

Cass. Sez. I, 25.1.2017 n. 1931

Diritto bancario – centrale rischi – segnalazione – illegittimità – danni – prova – necessità

Anche ammettendo che l’attività di segnalazione in centrale rischi della Banca d’Italia da parte di un istituto bancario sia qualificabile come attività pericolosa ex art. 2050 cc, non solo questa norma esclude un’ipotesi di responsabilità oggettiva richiedendo comunque la prova del nesso di causalità ma, in caso di segnalazione illegittima, il danno subito dal cliente oggetto della segnalazione deve essere dimostrato non potendosi ritenere in re ipsa.

Quando la trascrizione del preliminare, con possibilità di nomina al definitivo di un terzo, prevale sulle ipoteche iscritte

Cass. Sez. II, 24.1.2017 n. 1797

Diritto bancario – ipoteca – iscrizione – contratto preliminare – trascrizione – facoltà di nomina di un terzo – opponibilità

Affinché, in presenza di un contratto per persona da nominare, l’electus possa godere degli effetti prenotativi del preliminare, anche quanto alle ipoteche iscritte contro il prominente alienante nel lasso di tempo che intercorre tra la trascrizione del contratto preliminare e quella del contratto definitivo, è necessario, ma al contempo sufficiente, che la dichiarazione di nomina venga trascritta entro il termine stabilito nel contratto preliminare e, comunque, entro quello previsto nell’art. 2645 bis, comma 3, c. c., non occorrendo altresì che la riserva di nomina risulti dalla nota di trascrizione del preliminare.

Il curatore può esercitare le azioni di responsabilità verso gli amministratori anche in caso di bancarotta preferenziale

Cass. Sez. Un., 23.1.2017 n. 1641

Diritto fallimentare – fallimento – azione di responsabilità – legittimazione del curatore – fatti di bancarotta preferenziale – sussistenza

Il curatore fallimentare ha legittimazione attiva unitaria, in sede penale come in sede civile, all’esercizio di qualsiasi azione di responsabilità sia ammessa contro gli amministratori di qualsiasi società, anche per i fatti di bancarotta preferenziale commessi mediante pagamenti eseguiti in violazione del pari concorso dei creditori.

Quando agisce la banca per recuperare il suo credito deve produrre tutti gli estratti – conto a partire dal cd. “saldo 0”

Cass. Sez. I, 20.1.2017 n. 1580

Diritto bancario – credito della banca – prova – produzione di tutti gli estratti – conto – sussistenza

Grava ex art. 2697 cc sulla banca, che ha chiesto la condanna al pagamento in suo favore del saldo di un rapporto contrattuale, dimostrare l’esistenza e l’importo esatto del suo credito, epurato delle somme corrispondenti ad interessi non dovuti ove determinati in applicazione di clausole contra legem; ed a tal fine la banca non può limitarsi a produrre un estratto delle sue scritture contabili dal quale risulti il mero saldo del conto corrente, essendo invece tenuta a produrre gli estratti a partire dall’apertura del conto stesso, così consentendo al giudice (anche mediante una consulenza tecnica d’ufficio) la rideterminazione del saldo sulla base di dati contabili certi in ordine alle operazioni registrate nel conto.

Se non c’è accollo del mutuo l’ipoteca continua a gravare sull’intero immobile

Cass. Sez. VI, 19.1.2017 n. 1367

Diritto bancario – mutuo fondiario – accollo – ipoteca – frazionamento – insussistenza

Nel caso in cui una o più delle unità immobiliari soggette all’ipoteca per l’intero importo del finanziamento vengano alienate senza alcun accollo di quota di esso da parte dell’acquirente (eventualmente con l’impegno da parte del venditore, nei confronti dell’acquirente, a procurare l’integrale cancellazione dell’ipoteca stessa sull’unità in questione, mediante estinzione della relativa quota di mutuo), l’ipoteca continua a gravare per l’intero sull’unità alienata finché l’originario debitore non ne otterrà la liberazione, estinguendo la relativa quota del finanziamento e, laddove si proceda a successivo frazionamento, l’acquirente potrà ottenere al massimo la limitazione dell’importo dell’iscrizione ipotecaria sul bene nei limiti della correlativa quota del finanziamento, ma non certo la integrale cancellazione della stessa.

Quali sono i gravi difetti di cui risponde l’appaltatore

Cass. Sez. II, 18.1.2017 n. 1208

Diritto delle obbligazioni e contratti – appalto – garanzia ex art. 1669 cc – ambito

L’operatività della garanzia ex art. 1669 c.c. non è limitata ai gravi difetti della costruzione relativi al bene principale, come gli appartamenti costruiti, dovendo essa ricomprendere ogni deficienza o alterazione che vada ad intaccare in modo significativo sia la funzionalità che la normale utilizzazione dell’opera.

La stipula del preliminare di preliminare da diritto al mediatore di chiedere la provvigione

Cass. Sez. III, 17.1.2017 n. 923

Diritto delle obbligazioni e contratti – mediazione – provvigione – condizioni

Anche la stipula del “preliminare di preliminare” da la possibilità di insorgenza del diritto alla provvigione da parte del mediatore siccome conseguente non alla conclusione del negozio giuridico, ma dell’affare, inteso come qualsiasi operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra le parti, di un atto cioè in virtù del quale sia costituito un vincolo che dia diritto di agire per l’adempimento dei patti stipulati o, in difetto, per il risarcimento del danno.