Le sanzioni per gli affitti in nero sono incostituzionali

Corte Costituzionale, 14.3.2014 n. 50

Diritto immobiliare – contratto di locazione – sanzioni per omessa registrazione – incostituzionalità – fondatezza

Le sanzioni previste per gli affitti in nero sono incostituzionali e quindi l’amministrazione non potrà più sostituirsi nei contratti stabilendone durata e canone, nel caso di omessa o irregolare registrazione. In particolare sono incostituzionali l’art. 3/8 e 9 del Dlgs. 23/2011 (introduzione della cedolare secca). L’ottavo comma prevedeva, per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo i quali, ricorrendone i presupposti, non erano registrati entro il termine stabilito dalla legge, che:
a) la durata fosse stabilita in 4 anni a decorrere dalla data della registrazione, volontaria o d’ufficio, rinnovabili di altri 4, salvo deroghe previste per legge; 
b) dalla registrazione, il canone annuo di locazione fosse pari al triplo della rendita catastale, oltre l’adeguamento, dal secondo anno, del 75% dell’Istat. 
Il comma 9 poi disponeva che la nullità del contratto di locazione non registrato, si applicasse sia quando nel documento registrato era stato indicato un importo inferiore a quello effettivo e sia quando era stato registrato un comodato fittizio.