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Il tasso sostitutivo ex art. 117/7 TUB non si applica ai contratti precedenti

Cass. Sez. I, 24.11.2022 n. 34600

Diritto bancario e dei mercati finanziari – contratti bancari – nullità – tasso sostitutivo – irretroattività

La disposizione di cui all’articolo 117, comma 7, del Tub che determina il tasso sostitutivo in ipotesi di tassi ultralegali non è retroattiva, quindi la disciplina ivi prevista non si estende ai contratti conclusi prima dell’entrata in vigore di detta norma.

L’anatocismo rileva ai fini del calcolo dell’usura

Cass. Sez. I, 17.11.2022 n. 33964

Diritto bancario e dei mercati finanziari – contratti bancari – usura – anatocismo – rilevanza

La capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi esprime un costo del credito e, in quanto tale, la stessa va inserita nel conto delle voci rilevanti per la verifica della natura usuraria dell’operazione di erogazione del denaro. Non rileva, a tal fine, la legittimità della previsione della capitalizzazione stessa, rilevando invece il fatto in sé che tale costo sia previsto dalla regolamentazione contrattuale.

La cancellazione erronea della ipoteca produce comunque la sua estinzione

Cass. Sez. III, 16.11.2022 n. 33740

Diritto delle obbligazioni e contratti – ipoteca – cancellazione – erroneità – estinzione – sussistenza

La cancellazione dell’iscrizione ipotecaria, anche se dovuta ad un errore del conservatore dei registri immobiliari, ha efficacia sostanziale e produce l’estinzione della garanzia tra le parti e verso i terzi.

I documenti privi di data certa sono inopponibili al curatore

Cass. Sez. I, 16.11.2022 n. 33728

Diritto delle obbligazioni e contratti – prova documentale – data certa – mancanza – curatore fallimentare – opponibilità – insussistenza

Posto che, nel procedimento di verifica crediti il curatore fallimentare agisce come terzo, sia rispetto ai creditori, sia rispetto al fallito, i documenti prodotti a sostegno della domanda di insinuazione al passivo privi di data certa anteriore al fallimento non sono opponibili alla curatela e la mancanza di tale requisito costituisce fatto impeditivo dell’accoglimento della domanda.

Gli effetti della sentenza che accerta la simulazione

Cass. Sez. II, 11.11.2022 n. 33367

Diritto delle obbligazioni e contratti – simulazione – interposizione fittizia di persona – effetti

L’accoglimento della domanda di simulazione per interposizione fittizia di persona, proposta dal terzo interessato, non implica la mera inopponibilità ed inefficacia dell’atto simulato verso il terzo ma si estende alla verifica dell’effettiva produzione dell’effetto traslativo in favore dell’interponente, per effetto del concluso accordo simulato.

I limiti del giudizio di opposizione allo stato passivo

Cass. Sez. I, 7.11.2022 n. 32750

Diritto della crisi di impresa – fallimento – ammissione al passivo – opposizione allo stato passivo – limiti

Il procedimento di opposizione allo stato passivo di carattere impugnatorio sebbene non assimilabile all’appello è strutturato in modo tale da non consentire l’introduzione di domande nuove, né lo svolgimento di una mera emendatio libelli poiché ciò finirebbe per stravolgerne la natura stessa e costringerebbe il Tribunale a reiterare lo scrutinio di fondatezza già effettuato dal giudice delegato nella fase di verifica crediti.

L’obbligo di profilatura del cliente deve essere assolto al momento della sottoscrizione del contratto quadro

Cass. Sez. I, 4.11.2022 n. 32631

Diritto bancario e dei mercati finanziari – contratto quadro – profilatura del cliente – obbligo – necessità

L’obbligo di acquisizione da parte dell’intermediario delle informazioni richieste dall’art. 28 Reg. Consob n. 11522 del 1998, al fine di determinare la profilatura di rischio dell’investitore e la valutazione di adeguatezza delle singole operazioni, deve essere adempiuto al momento della conclusione del contratto quadro, non potendo l’adempimento in parola essere sostituito da informazioni disponibili provenienti da altri rapporti contrattuali salvo il caso in cui l’investitore stesso si sia rifiutato di fornire le notizie richieste e tale rifiuto risulti dal contratto quadro ovvero da apposita dichiarazione scritta.

Il mutuo fondiario concesso per un importo che supera l’80% del valore del bene ipotecato non è affetto da nullità

Cass. Sez. Un., 16.11.2022 n. 33719

Diritto bancario e dei mercati finanziari – mutuo fondiario – limite di valore del bene ipotecato – superamento 80% – nullità – esclusione

In tema di mutuo fondiario, il limite di finanziabilità di cui all’art. 38/2 TUB, non è elemento essenziale del contenuto del contratto, non trattandosi di norma determinativa del contenuto del contratto o posta a presidio della validità dello stesso, ma di un elemento meramente specificativo o integrativo dell’oggetto del contratto; non integra norma imperativa la disposizione – quale è quella con la quale il legislatore ha demandato all’Autorità di vigilanza sul sistema bancario di fissare il limite di finanziabilità nell’ambito della “vigilanza prudenziale” (art. 51 e 53 TUB) – la cui violazione, se posta a fondamento della nullità (o del travolgimento) del contratto (nella specie, del mutuo ormai erogato cui dovrebbe conseguire anche il venir meno della connessa garanzia ipotecaria), potrebbe condurre al risultato di pregiudicare proprio l’interesse che la norma intendeva proteggere, che è quello alla stabilità patrimoniale della banca e al contenimento dei rischi nella concessione del credito.

Anche il credito di un contratto preliminare può essere pignorato

Cass. Sez. III, 27.10.2022 n. 31844

Diritto delle obbligazioni e contratti – contratto preliminare – credito– responsabilità – pignorabilità – sussistenza

L’esecuzione mediante espropriazione presso terzi può riguardare anche crediti futuri, non esigibili, condizionati e finanche eventuali, con il solo limite della loro riconducibilità ad un rapporto giuridico identificato e già esistente; pertanto, anche il credito al pagamento del prezzo del promittente venditore, riveniente da un contratto preliminare, è suscettibile di pignoramento ex art. 543 c.p.c., giacché è specificamente collegato ad un rapporto esistente e possiede quindi capacità satisfattiva futura, concretamente prospettabile nel momento della assegnazione.