Per l’opposizione allo stato passivo non è necessario che l’avviso del decreto di esecutività contenga le informazioni per impugnare

Cass. Sez. I, 11.11.2021 n. 33622

Diritto della crisi di impresa – fallimento – ammissione al passivo – decreto di esecutività – facoltà di proporre opposizione – menzione – necessità – esclusione

La verifica dello stato passivo è un procedimento di natura contenziosa, che instaura un contraddittorio collettivo, esteso a tutti i creditori partecipanti, il cui interesse è di conoscere sia l’esito della propria domanda, che di quelle dei concorrenti. La comunicazione della dichiarazione di esecutività dello stato passivo, inviata dal curatore fallimentare a tutti i creditori, compresi gli esclusi, è idonea a far decorrere il termine perentorio di 30 giorni per la proposizione dell’opposizione, anche nel caso in cui la stessa sia sprovvista dell’informazione del loro diritto ad opporsi al mancato accoglimento delle domande di insinuazione al passivo.