Il curatore del fallimento della società di persone può agire con l’azione revocatoria per gli atti di disposizione del socio

Cass. Sez. VI, 21.10.2021 n. 29284

Diritto della crisi di impresa – fallimento – società – società di persone – revocatoria – atti di disposizione del socio – legittimazione del curatore – sussistenza

Il curatore del fallimento della società di persone ha la legittimazione ad agire per la revocatoria degli atti di disposizione del socio, atteso che, nonostante le masse del fallimento della società e quello del socio siano distinte, l’accrescimento del patrimonio di quest’ultimo, in conseguenza dell’accoglimento dell’azione, produce risultati positivi ai fini del soddisfacimento non solo dei suoi creditori particolari, ma anche dei creditori della società, il cui credito si intende dichiarato per intero anche nel fallimento del primo. Il curatore può dunque promuovere l’azione revocatoria spendendo il nome del solo fallimento sociale o di quello del solo fallimento del socio, posto che, in entrambi i casi, il passaggio in giudicato della sentenza emessa nel relativo giudizio fa stato nei confronti dei creditori di entrambe le masse.