L’attribuzione anche del cognome materno al figlio

Corte Cost., 21.12.2016, n. 286

Filiazione – stato di figlio – attribuzione del cognome paterno

La continua violazione del principio di uguaglianza “morale e giuridica” dei coniugi, realizzata attraverso la mortificazione del diritto della madre a che il figlio acquisti anche il suo cognome, contraddice la finalità di garanzia dell’unità familiare, individuata quale motivo giustificatore, in generale, di eventuali deroghe alla parità dei coniugi, ed in particolare, della norma sulla prevalenza del cognome paterno: tale diversità di trattamento dei coniugi nell’attribuzione del cognome ai figli, in quanto espressione di una superata concezione patriarcale della famiglia e dei rapporti fra coniugi, non è compatibile né con il principio di uguaglianza, né con il principio della loro pari dignità morale e giuridica. Dovendo essere espunta dall’ordinamento la norma che attribuisce al figlio il cognome paterno, alla nascita, in presenza di una diversa volontà contraria dei genitori, non possono che essere dichiarate incostituzionali, in via consequenziale, anche le altre disposizioni che ne condividono la medesima ratio.